lunedì 21 maggio 2012

I bimbi sperduti



I bambini di Atchanvè tornano da scuola
Vedeste la strada per arrivare qui! ...e poi non siamo un posto di passaggio, bisogna proprio volerci venire qui... però a me piace molto.

E' difficile, soprattutto soffro ancora tanto la nostalgia, ma le persone di qui sono molto carine nei miei confronti, mi fanno sentire voluta bene... poi la povertà è tanta, più che altro la precarietà... non si è mai certi di niente: può andar via la luce e tornare dopo 10 minuti o dopo 2 giorni; ora c’è acqua, ma potrebbe finire domani; fa caldissimo, ma poi viene un temporale con il vento che spazza via tutto... è tutto un po’ così. Per me, abituata ai miei orari, sempre quelli, a dover essere puntuale, alle mie cose fatte con criterio, per me è una bella lezione di vita... e poi ci sono tante cose che proprio non ce la faccio a capire, tipo perché la gente non vuole farsi curare e l’infermiera deve stare lì a supplicarli... e poi i bambini sempre da soli... ieri mattina al dispensario si è presentata una delle bimbe della scuola, suor Colette le aveva detto di venire a farsi visitare l’orecchio - ha l’otite praticamente da 4 anni - ed è arrivata insieme a 7-8 bimbetti, che il più grande avrà 8 anni e il più piccolo 3 ...il babbo e la mamma sono andati al lavoro nei campi, allora i suoi amici l’hanno accompagnata... perché funziona così...

I bambini sono sempre da soli... i miei bimbi sperduti...

1 commento:

  1. ...e io vorrei poterci venire, anche se so di essere già lì!
    T'abbraccio fortissimo,
    antonella

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