Vedeste
la strada per arrivare qui! ...e poi non siamo un posto di passaggio,
bisogna proprio volerci venire qui... però a me piace molto.
E' difficile, soprattutto soffro ancora tanto la nostalgia, ma le
persone di qui sono molto carine nei miei confronti, mi fanno sentire
voluta bene... poi la povertà è tanta, più che altro la
precarietà... non si è mai certi di niente: può andar via la luce
e tornare dopo 10 minuti o dopo 2 giorni; ora c’è acqua, ma
potrebbe finire domani; fa caldissimo, ma poi viene un temporale con
il vento che spazza via tutto... è tutto un po’ così. Per me,
abituata ai miei orari, sempre quelli, a dover essere puntuale, alle
mie cose fatte con criterio, per me è una bella lezione di vita... e
poi ci sono tante cose che proprio non ce la faccio a capire, tipo
perché la gente non vuole farsi curare e l’infermiera deve stare
lì a supplicarli... e poi i bambini sempre da soli... ieri mattina
al dispensario si è presentata una delle bimbe della scuola, suor
Colette le aveva detto di venire a farsi visitare l’orecchio - ha
l’otite praticamente da 4 anni - ed è arrivata insieme a 7-8
bimbetti, che il più grande avrà 8 anni e il più piccolo 3 ...il
babbo e la mamma sono andati al lavoro nei campi, allora i suoi amici
l’hanno accompagnata... perché funziona così...
I
bambini sono sempre da soli... i miei bimbi sperduti...
...e io vorrei poterci venire, anche se so di essere già lì!
RispondiEliminaT'abbraccio fortissimo,
antonella