Contrôle et Promotion
de la Croissance
Contrôle et Promotion
Cari amici,
oggi
vi racconto di una delle attività del dispensario, una di quelle a
cui io prendo parte e cerco di dare una mano: la CPC, che in italiano
vuol dire Controllo e Promozione della crescita.
Una
volta al mese le mamme arrivano con i loro bambini e si riuniscono
tutte sulla “pagode”, che è una costruzione all’esterno. Ognuno ha il carnet del bambino, più la “carta gialla”, che è
un cartoncino dove si fa la curva di crescita del bambino e il
calendario delle vaccinazioni...
Di
solito sono una trentina per volta, a volte di più... a volte invece
sono pochissime, questo dipende molto dalla stagione... se c’è da
andare a lavorare nel campo allora si salta la CPC... a volte saltano
anche due o tre appuntamenti, e le vediamo una volta ogni due o tre
mesi.
Quando
sono tutte è una vera baraonda. Oltre ai bambini che arrivano per
il controllo ci sono sempre i fratellini più grandi, o cugini, o
zii, o bambini sperduti che si ritrovano qui.
I
bambini per il controllo hanno dai pochi giorni di vita fino a circa
due anni... quindi si può vedere di tutto...
Ovviamente
arrivano sulle spalle delle loro mamme, e durante tutto il tempo che
stanno lì hanno il tempo per poppare, per fare pipì, per piangere,
dormire... per provare a camminare e spostarsi come meglio riescono.
Al
loro arrivo le mamme lasciano il loro carnet sul tavolo e prendono
posto a sedere... in pratica è come se fossero in cerchio.
I
bambini che dormono vengono messi per terra, stesi sul pagne...
Questa
è una foto che mi piace molto... ma prende soltanto un pezzetto di
tutto quello che c’è... sono le mamme in attesa di cominciare...
Prima
di cominciare si aspetta che ne arrivino almeno un po’, se no
diventa una gran confusione ricominciare ogni volta da capo.
Per
prima cosa viene presa la temperatura... le mamme sono invitate a
comprare il loro proprio termometro e a portarlo ogni volta, ma non
tutte ce l’hanno, così si passa a posizionare i termometri ai
bambini...
Io
di solito resto al tavolino e scrivo la temperatura sul carnet...
all’inizio era difficilissimo capire il nome del bambino e
riconoscerlo tra tutti i carnet sul tavolo... ora va molto meglio, e
poi comincio a conoscere e riconoscere i bambini.
Di
solito si cerca di partire da una parte ed andare in ordine, perché
altrimenti si rischia di dimenticare qualcuno...
Per
pesare i bambini si utilizza la bilancia appesa al soffitto, a cui i
bambini vengono appesi... si infilano dentro dei mutandoni di stoffa e
appesi...
...i
più piccoli rischiano di uscire fuori dai buchi in basso...
I più grandi hanno paura, scalciano e piangono, e a volte è veramente
difficile leggere il peso, perché la lancetta balla insieme a loro.
Il
peso viene scritto sul carnet e allo stesso tempo sulla curva di
crescita... così si può vedere al volo se il bambino è cresciuto o
no... tutte queste cose poi vanno registrate sul grande registro della
CPC. Ogni bambino ha il suo numero, e si scrive se è cresciuto e se
è in regola con le vaccinazioni.
E
poi comincia la scelta dei carnet per le vaccinazioni, per dividere
chi deve fare cosa... così i bambini che non devono fare nessun
vaccino vengono mandati via.
Ma
prima si fa un po’ di “educazione”: ogni volta viene scelto un
argomento e si parla, interrogando le mamme... di solito è qualcosa
che riguarda l’igiene, o la salute del bambino. Tante di queste
mamme sono giovanissime, a quindici-sedici anni sono già mamme...
mamme-bambine...
Alla
fine arriva il momento dei vaccini. Ogni mamma si avvicina con il
suo bambino e vengono fatti i vaccini. I bambini devono presentarsi
almeno cinque volte per essere completamente coperti per le
principali malattie: tubercolosi, poliomelite, difterite, tetano,
pertosse, morbillo e rosolia.
Se
vengono regolarmente al decimo mese di vita sono coperti per tutto...
ma questo non succede sempre... l’ultima abbiamo vaccinato un
bambino che aveva più di due anni e che per più di un anno non si
era mai presentato alla CPC.
Ecco... e alla fine ognuna ricarica il suo bambino sulla schiena e parte
verso casa... il giorno della CPC è molto faticante, di solito non
rientriamo prima delle due o le tre del pomeriggio... ma mi piace
molto, anche se a volte mi sento un pochino inutile, perché non
capisco ancora la loro lingua.
È
però per me un’ottima occasione per conoscere i bambini, ormai li
riconosco, alcuni li ho visti appena nati al dispensario, di altri
ricordo bene il nome... e poi li vedo crescere e questo mi dice del
tempo che passa.
Inoltre
credo che sia un lavoro molto importante, tutelare i bambini dalle
malattie, parlare alle mamme di igiene e salute, controllare che
siano sani e che stanno crescendo.
È
così che troviamo bambini malati che altrimenti non arriverebbe alla
consultazione... e a volte abbiamo trovato qualcuno che non è
cresciuto... e io comincio a riconoscere “i miei”, quelli per cui
si può cominciare a fare qualcosa perché evidentemente c’è un
ritardo sullo sviluppo.
Sì,
mi piace molto... è molto stancante, ma alla fine sono piena e
contenta.
A
presto,
Vania
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un segno del tuo passaggio qui.